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Castello di Rosciano

Cenni Storici

Il Castello di Rosciano, chiamato anticamente Russanum, Rescanum, Recsano e Rusciano, si trova nell frazione Signoria del comune di Torgiano. È un possente edificio in pietra arenaria, austero nelle sue forme rudi ed imponenti, che domina, nascosto tra gli alberi, la valle del Tevere e del Chiascio. Eretto in epoca longobarda su un antichissimo sito etrusco e poi romano.

Nel 1274 il comune di Perugia, iniziò l’erezione del castello di Torgiano per crearsi un avamposto in territorio bettonese, ciò segnò l’inizio di una fase di accesa rivalità tra gli abitanti di Rosciano e Torgiano che portò a scontri armati tra le due comunità nel settembre del 1277.Il castello ebbe il massimo splendore nell’alto medioevo per potenza militare e religiosa e fu dimora nobilissima degli Scifi conti di Sassorosso famiglia di origine imperiale al seguito di Federico II, a cui l’imperatore concesse il castello quale feudo. In seguito passò ai Tancredi, ai Signorelli, ai Graziani, ai Baglioni, agli Ansidei per poi divenire possedimento dello Stato della Chiesa.La prima notizia storica della località risale al 18 febbraio 1038 quando Corrado II, re di Germania e imperatore, confermò i beni al monastero tifernate del Santo Sepolcro: tra le proprietà elencate vi era anche la chiesa di Sant’Angelo in loco Rusciano, nel territorio di Assisi.

Nel 1266 il corpo di san Crispolto fu trasferito dalla badia di Passaggio di Bettona all’interno di Rosciano.

Nel 1274 il comune di Perugia, iniziò l’erezione del castello di Torgiano per crearsi un avamposto in territorio bettonese, ciò segnò l’inizio di una fase di accesa rivalità tra gli abitanti di Rosciano e Torgiano che portò a scontri armati tra le due comunità nel settembre del 1277.

Nel 1378 Urbano VI confermò per 20 anni la diretta giurisdizione di Perugia su Rosciano. Tello, signore del castello, rifiutò questa sottomissione, e nel 1383 si consegnò a Guglielmo di Carlo Fiumi, gonfaloniere di Assisi, papa Bonifacio IX successore di Urbano VI concesse il castello a Tello.

Nel 1384 fu preso dai perugini che lo distrussero fino alle fondamenta,.

Il 14 maggio 1484 Biordo Michelotti si fece proclamare gonfaloniere e  signore di Assisi e dei suoi castelli, tra cui Rosciano. Dai Tancredi, nei primi anni del secolo XV il possente maniero passò a Ranieri II di Tivieri Montemelini, marito di Rengarda Brancaleoni. Nelle vicinanze del castello Giovanni di Tiberio nel 1425 ottenne dai priori perugini il consenso per la costruzione di un ponte sopra il Chiascio che fu chiamato ponte di Rosciano. Dai Montemelini  il feudo pervenne ai Della Staffa e, in seguito al matrimonio tra Ringarda Della Staffa e Fabrizio II di Rodolfo Signorelli, celebre capitano di ventura, avvenuto sul finire del Quattrocento, tutta la proprietà fu acquisita per successione ereditaria da quest’ultima dinastia. La morte di Fabrizio II avvenuta nel 1522 in Lombardia aprì un contenzioso ereditario tra i suoi fratelli: Bino governatore di Rimini, Leandro comandante di una compagnia di 300 fanti fiorentini, Ottaviano luogotenente generale di Malatesta IV Baglioni. 

A causa della prematura scomparsa dei fratelli, Rosciano passò definitivamente sotto Bino. Fu consolidato, ricostruito e adattato alle nuove esigenze abitative; la famiglia ne rimase feudataria fino al 1699, quando con la morte di Camillo si estinse. La giurisdizione passò al comune di Perugia che la riversò alla famiglia Graziani e in seguito agli Ansidei e ai Baglioni. Con l’avvento della Repubblica Romana nel 1798, Rosciano fu unito al cantone di Deruta. Nel 1817 apparteneva ai conti Ludovico Ansidei, Benedetto Baglioni, Pietro Baglioni e Anna Graziavi, figlia unica di Francesco. 

Rosciano ritornò alla Chiesa a seguito del motu proprio di papa Pio VII. Intorno alla metà dell’Ottocento tutta la proprietà, compreso il castello ridotto ormai in cattive condizioni, fu acquistato dai fratelli Ciotti, Francesco e don Crispolto. L’ultima discendente dei Ciotti, la signora Fausta, coadiuvata dal marito Remo Granocchia, sta provvedendo con amore e pazienza a restaurare completamente il castello, facendolo ritornare all’antico splendore.  

Coordinate GPS per raggiungere il castello
N 43* 0' 54.3" E 12* 27' 35.2"
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